BEL ESPRIT - ARTIUM SODALITAS
AI FINALISTI DEL PREMIO STREGA POESIA
Ho tanto creduto – e tuttora credo – nel cuore dell’uomo; da tanti maestri ho imparato, e di tanti maestri ho avuta la gioia d’ammirare le più varie forme d’amore; ma una sola fede ha retto ogni notte ed ogni dubbio. Io so, con tutto me stesso, che vi è un miracolo in ogni cosa; che vi è tanto di miracoloso anche nel cuore dell’uomo: tanto di miracoloso che noi ora tradiamo. Io so, con tutto me stesso, che vi è una voce, una voce capace di forgiare la mente fino a donarle memoria, genio, una voce che vive millenni, al di là dei corpi; ma molti cantanti che nella notte del mondo fanno orecchie da mercante. Io so che vi è nell’uomo ben più che emozione, Sentimento, Pensiero, intuizione: che vi è nell’uomo l’Intelletto, quella potenza magica che nel nulla muove civiltà intere, quella furia che nella natura dirige l’evoluzione… e solo questo ci rende umani – solo questa è la nostra visione.
Per tanti secoli l’Intelletto ha donato tesori di valore inestimabile, tesori che oggi piangono la diaspora e il tramonto degli eredi; ma questa non è nostalgia: questo è un appello, perché l’uomo torni fedele a quello Spirito che tanto ha donato, senza mai esaurirsi, e che tanto ha ancora in serbo, di grandioso. Lode al giorno in cui uccidemmo Dio e ci liberammo della sua tirannia – ahinoi col tiranno uccidemmo lo Spirito, il padre, credendolo uno col padrone… e il peggiore dei tiranni trovammo qui nel mercato: il padre consolatore. Ebbene, tante arti si producono oggi – ognuno la propria, con le proprie regole, per esprimere sé stesso, per affermare sé stesso; tutto si fonda nell’egoismo, e nulla nell’anelito dell’universo. Nulla può essere discusso, tutto premiato, venduto, apprezzato… ma cosa resterà nei secoli? cosa darà all’umanità il suo Spirito, la sua gloria, la sua fiducia nella vita? cosa, fra le guerre, la fame, la miseria e le tirannie, ricorderà all’uomo quale gioia e quale immensità grida in fondo al suo dolore? Amore, Amore, Amore – questo è l’Intelletto; nessuna intelligenza sopraffina: nessuna armonia perfetta e nessun endecasillabo potranno mai render bella una menzogna, o grande un’inezia. Non è richiesta che verità – e Amore, Amore, Amore…
La vita che brama altra vita, la vita che crea ancora la vita; la generatività dell’universo che segue il suo corso, nella coscienza di uno dei suoi infiniti veicoli, per espandersi all’infinito: un respiro a nulla, tutto: questo è l’Intelletto.
Non attacco voi, non vi rimprovero di mentire, non vi biasimo per aver resa la poesia un mestiere, parola strumentale, non vi disprezzo per la bassezza del vostro pensiero, o per la grossolanità del vostro sentimento. Da uomo, non da artista – io vi dico: riscoprite il vostro amore, e tacete. Siate fedeli al cuore dell’uomo, e ricordate che anche il silenzio è grande, che non è Nulla questa notte, ma attesa; e che né le Muse né gli angeli portano il loro canto nel fragore del bordello e delle strade. Lasciate che il silenzio faccia il suo corso, e non lottate invano per tanta lusinga del mondo: ciò che non parla davvero sarà zittito dal tempo, e se non sarete voi a volerlo, sarà l’oblio a imporre il dovuto silenzio. La vittoria è sempre – sempre, e l’ho imparato col sudore e l’inchiostro –dell’Intelletto…
Salvate la Poesia dal mercato
e con essa voi stessi
"In occasione del Premio Strega Poesia, dichiaratamente istituito sull’onda delle vendite, lanciamo questa petizione per raccogliere voci dissidenti..."
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